MASTER BOOT RECORD
Il gruppo italiano di metal elettronico Master Boot Record (MBR) si ripresenta con il suo nuovo album, PERSONAL COMPUTER. Guidata unicamente dal tecnologo/cantautore Victor Love, Master Boot Record è, se non altro, creativamente prolifica. Seguito di FLOPPY DISK OVERDRIVE (2020), Personal Computer è l’ottavo album completo di Love da quando è emerso – come un fantasma a 8 bit – dalla scena dei bulletin board system (BBS) nel 2016. Ora, è tornato (come una carrozza) a fare clic sui devoti con un altro easter egg e un mélange ricco di simbolismi di orchestrazioni digitali intensamente ornate e al tempo stesso trainanti. Ma non chiamate Personal Computer synthwave, o qualunque altro termine di moda venga usato per descrivere la magistrale colonna sonora di Master Boot Record, simile a un videogioco. Per dirla semplicemente: questo è metal fatto con un sintetizzatore.
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AROTTENBIT
Il punk ci ha insegnato che non è necessario saper suonare uno strumento per fare musica, Arottenbit ci insegna che non serve nemmeno uno strumento per fare musica.
In un mondo governato dall’obsolescenza programmata, dove ogni oggetto diventa spazzatura dopo un paio d’anni, arottenbit germoglia.
Scavando nella spazzatura e reinventando tecnologie abbandonate, arottenbit fa artigianato.
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THE LAST VINCI
Il trio alternativo di Cork torna nel Regno Unito dopo la pubblicazione dell’album “The Revolution is Made Together”. Si sono fatti conoscere per i loro energici spettacoli dal vivo e per il loro sound massiccio, esaltato dalla personalità del frontman Alex Vinci. A ottobre saranno nel Regno Unito con il duo di Bristol “Common Spit”, che farà i suoi ultimi concerti in assoluto.
FFO : Biffy Clyro, Reuben, ASIWYFA
https://www.facebook.com/TheLastVinci

DANIELE BRUSASCHETTO
Il sound di Daniele Brusaschetto – per quanto ogni album sia diverso dall’altro, con una discografia capace di spaziare dall’industrial estremo a un cantautorato minimale, passando per il glitch rock – si caratterizza per la convivenza tra elementi rumoristici ed elettronici e un’anima più intima, a generare una sorta di personalissimo cantautorato industrial basato sull’utilizzo di voce, chitarre, effetti a pedale e laptop.
Dopo una lunghissima carriera, numerose collaborazioni (Paolo Spaccamonti e OvO, solo per citarne un paio) e innumerevoli live in tutta Europa e negli Stati Uniti, Brusaschetto festeggia il quarto di secolo di carriera solista con un album che omaggia gli esordi della propria carriera, un album “metal”, genere che fece scoccare la primissima scintilla del suo amore per la musica. Tra echi di Godflesh, Prong, i Voivod di “Nothing Face” ed Alice in Chains, “Flying Stag” è un salto mortale all’indietro che atterra nel presente. Esce su Wallace, Bandageman, Bosco rec, Solchi Sperimentali Discografici.
https://www.facebook.com/danielebrusaschetto

Contributo artistico in prevendita 12 + d.p.
Alla porta 15€