TRIANGOLI è il frutto di uno studio
– di un’operazione, come a noi piace definire il nostro lavoro teatrale
– sulla soggettività, guardata nello specifico sotto la lente d’ingrandimento della famiglia.
Esiste una visione unica di una vicenda, o di un oggetto, o di qualsiasi altra cosa, che sia valida allo stesso modo per tutti? No, quelle che come società consideriamo verità risultano essere delle convenzioni accettate dalla maggioranza, ma pur sempre contestate da diversi e più o meno grandi sottogruppi. Persino in questa maggioranza ognuno avrà un’opinione diversa sulla verità oggettiva che condivide con gli altri.
Ecco quindi che si sviluppa l’operazione che muove il nostro spettacolo: avere un unico evento al centro della discussione, e vederlo da tre punti di vista diversi. Tre esseri umani propongono la loro visione dei fatti a partire da un bigliettino trovato in strada, per terra, scritto a mano da una persona, che racconta di un evento del quale ci sono dati da sapere solamente i punti salienti.
A turno, uno dei tre si toglierà dalla scena e diverrà il regista del suo
punto di vista, mentre gli altri due “prenderanno vita” e incarneranno i protagonisti della vicenda raccontata. Un escamotage, questo, chiamato “il gioco” dagli stessi personaggi, che altro non è se non il puro e semplice gioco del teatro.
L’evento si svolge con il contributo di Compagnia San Paolo