Le parole della notte: un’autoinchiesta di Magazzino sul Po

Le parole della notte: un’autoinchiesta di Magazzino sul Po

La notte è un tempo come un altro, un tempo da “normalizzare” ma solo nell’accezione positiva del termine. La società si esprime di notte come di giorno e le persone che vivono questi due momenti sono le stesse. La notte non deve essere percepita come un luogo altro o in contrapposizione a qualcosa. ma come momento in cui sperimentare il proprio mondo. Partendo da questo concetto, possiamo evitare che la notte venga condannata,  demonizzata e vista come un ?”terreno di guerra”, ma raccontare la notte e le vite delle persone che la attraversano per quello che sono nella loro autenticità. 

Attraverso la somministrazione del questionario, apriremo un dialogo e partendo dalla fruizione delle diverse pratiche raccoglieremo spunti  per raccontare la notte con le parole di chi la vive e la attraversa, costruendo questa narrazione in forma partecipata. In un mondo della notte sempre pi? frammentario, vogliamo trovare nuove descrizioni:

Nominare e conoscere le varie forme con cui le persone decidono di attraversare la notte aiuta a renderle reali e inserirle all’interno della vita di ognuno, smettendo di trattarle come un’eccezione.

Magazzino sul Po, tramite questa indagine, si vuole fare carico come spazio politico sia di una rappresentanza che di una rappresentazione della notte, che non sia “diversa”, ma adeguata a quello che c’è ed esiste; l’obiettivo finale è prendersi cura dell’area dei Murazzi del Po, nel ruolo di presidio di prossimità e come polo ibrido aperto alle istanze del territorio per poi allargare l’indagine anche ad altri spazi creando nuove alleanze che possano portare alla cura delle persone che attraversano le notti di Torino. L’area di distribuzione e somministrazione del questionario interesserà direttamente il Magazzino sul Po, ma anche tutta l’area dei Murazzi e delle sponde del fiume Po, fino ad arrivare al quartiere di Vanchiglia e all’area di Piazza Vittorio. Il progetto ha l’obiettivo principale di costruire un quadro di conoscenza sugli usi dei “frequentatori della notte” nell’area del Centro Culturale Magazzino sul Po, mettendolo in relazione con le prospettive degli operatori locali al fine di costruire strumenti di autorganizzazione e policy making.

Le aree di indagine sono tre:

La prima raccoglie dati quantitativi e quali-quantitativi relativi alle abitudini dei “frequentatori della notte”.

La seconda fa emergere, attraverso una raccolta di dati quantitativi e quali-quantitavi, le rappresentazioni e le percezioni legate alla vita notturna, con particolare riferimento alla popolazione 18/25.

La terza costruisce dei momenti di confronto con l’operatore della notte che facciano emergere le loro posizioni sui temi della notte, tra criticità esistenti e traiettorie possibili di trasformazione.

La rilevazione relativa alle prime due aree di indagine verrà effettuata attraverso questionari digitali somministrati dal personale del Magazzino sul PoIl design della ricerca, l’analisi dei dati e la produzione del report finale è a cura di cheFare; la fase successiva dell’indagine, che prevede tre focus group e momenti di pubblico confronto, verrà realizzata in collaborazione e con il tutoraggio di Arci Torino.